Nel 2024 ho dato le dimissioni dalla mia carriera in editoria digitale a Milano e sono partita per un lungo viaggio in Asia. Da allora racconto come è cambiata e sta continuando a cambiare la mia vita, perché non si è trattato di una parentesi, ma di un risveglio, in cui la mia passione per la filosofia, lo yoga e la psicoterapia hanno avuto un ruolo fondamentale. Per questo la newsletter si chiama Kundalini Beat.
Potrei descrivere questo risveglio come un volgere lo sguardo dentro se stessi, un riorientarsi, e spero che condividerlo possa aiutare anche qualcun altro a mettersi a fuoco meglio, ad ascoltarsi di più.
La parte più personale e biografica della newsletter si intreccia quindi con una serie di provocazioni culturali, esperimenti mentali, o - perché no? - esercizi spirituali, che hanno una precisa intenzione: l’integrazione. Quella tra le parti di noi che rischiamo di tenere troppo separate, ma anche quella tra l’approccio alla vita che ho sperimentato in Asia e il grande potere del pensiero Occidentale.
