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Avatar di BalenalaB

A proposito di rincontrare vecchie amicizie, io provo spesso un disagio profondo. Non sono più quella: ho pezzi di vita in mezzo che mi hanno fatto avvicinare di più a chi sono veramente mentre la sensazione è che molti di loro siano ancora lì bloccati nel passato e nel paesello. Quella memoria sociale la sperimento quando vado nel paese natio e riprendo i gesti, i toni alti, l'inflessione. Ma per esempio, ieri sera ho passato qualche ora qui a Parigi dove vivo ora con una amica d'infanzia venuta in visita e tutto era fuori fuoco, c'erano delle stonature, non riuscivo a tenere il ritmo del presente quando a legarci era solo un pezzo di passato. C'è molto che non condividiamo più ma c'è l'affetto. Basterà? O ce lo faremo bastare? Tu l'hai provato?

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Avatar di Paola Natalucci

Riguardo a Koh Tao: non so se ci sia un livello di criminalità più alto che altrove, o se noi lo percepiamo come tale perché ci sono stati vari casi che hanno coinvolto stranieri, quindi gente in cui noi ci possiamo immedesimare.

Se c'è una cosa che ho imparato, nel corso degli anni, è che in Thailandia come ovunque c'è un sottopelo molto oscuro, che negli anni ha implicato sparizioni, intimidazioni, traffico di droga, tratta di esseri umani, e chi più ne ha più ne metta.

È solo che finché coinvolge persone thai o asiatiche, le informazioni restano nelle pagine di cronaca locale senza uscirne – hai sentito delle scam cities sul confine birmano, per dirne una?

Ti lascio un link di Al Jazeera: https://www.aljazeera.com/news/longform/2024/7/29/under-siege-in-myanmars-cyber-scam-capital

Comunque sì: per Netflix indubbiamente Koh Tao va benissimo. L'equivalente del maggiordomo di Agatha Christie è sempre Il Lavorante Birmano (o Khmer) 😅

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